Tentare di 'sentire' il Mondo Nascosto dell'Emozione attraverso l'uso di mezzi elementari ed antichi come il suono e la parola: questo è ciò che gli Infant T(h)ree si son proposti di fare fin dall'inizio. Entrare da subito in contatto diretto con il nucleo emotivo e cercare di trasportarlo in un mondo solitamente lontano e distratto. Per far questo si è dovuto ricorrere alla poesia silenziosamente sonora di Gigi Masin, ai riverberi notturni di Massimo Berizzi ed alle liriche visionarie di Mirco Salvadori. Tre persone con alle spalle esperienze musicali pluriennali in campi diversi con un unico minimo comun denominatore: prolungare l'attimo di attesa che permette alla realtà di cedere il passo alla visione. Gli Infant T(h)ree prediligono il gioco, sono oramai in età più che adulta ma preferiscono indugiare nell'arte immaginativa lasciando, grazie alla magia di una parentesi, che un semplice numero primo si trasformi in pianta dalle salde radici e dai molteplici rami sui quali costruire un rifugio, una sorta di buen retiro dedicato alla sottile e dolce percezione dell 'Emozione'.